Dal 13 gennaio 2020 la compagnia telefonica TIM ha introdotto un suo servizio di ricariche telefoniche inserendo servizi non richiesti dagli utenti.
Tale modifica comporta che le ricariche di piccolo taglio, ad esempio da 5 a 10, fino ad arrivare a quelle da 20 e 50, vengono accreditate con un importo inferiore rispetto a quanto pagato dagli utenti.
Con il “bonus extra di un euro”, inserito obbligatoriamente in ogni piccola ricarica, gli operatori hanno di fatto reintrodotto il costo fisso per la ricarica che era stato abolito dal decreto Bersani che vietava agli operatori telefonici l applicazione di costi fissi aggiuntivi rispetto al costo del traffico.
In tutti questi casi si tratta di servizi non richiesti dagli utenti che di fatto richiedono traffico per telefonate, SMS e traffico dati. Inoltre, quello che è più grave, è che si colpiscono le fasce di utenti più deboli con ridotta capacità di spesa, come studenti, non occupati e anziani.
“Per fermare questa pratica illecita – ha dichiarato Fulvio Martusciello europarlamentare di Forza Italia – abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per sollecitare un intevento ovemai lo ritenesse opportuno per salvaguardare la parità di trattamento dei consumatori”.
Dal 13 gennaio 2020 la compagnia telefonica TIM ha introdotto un suo servizio di ricariche telefoniche inserendo servizi non richiesti dagli utenti. Tale modifica comporta che […]
“Condanniamo fermamente le parole offensive utilizzate e l’atteggiamento antisemitico di alcuni azionisti Tim contro Genish per le sue origini israeliane. Tali comportamenti vanno segnalati e criticati […]