Sono forti le preoccupazioni nel mondo agricolo pugliese per il provvedimento con il quale la regione Sicilia ha autorizzato la coltivazione della varietà di uva Primitivo sul proprio territorio.
I produttori temono, giustamente, che altri possano sfruttare in maniera indebita il crescente consenso di mercato di una denominazione che, grazie al loro duro lavoro e ai tanti investimenti dei pugliesi, si sta imponendo sempre di più tra le eccellenze del panorama enologico mondiale.
Oggi in Puglia quella del Primitivo è l’uva più diffusa. Solo il consorzio del Primitivo di Manduria coltiva 4.500 ettari con questa uva e ha un potenziale di produzione di 25 milioni di bottiglie.
Il suo valore culturale e identitario appartiene a questi luoghi e nessuno può appropriarsene.
Un connubio tra risorse naturalistiche, artistiche, storiche, enogastronomiche e umane in cui emerge tutta la sua vera e propria autenticità. Il vino Primitivo di Manduria, da generazioni, rappresenta l’immagine di questa terra, declinata nei suoi tanti aspetti che vanno dall’enologia all’enogastronomia, dalle tradizioni e alla vita rurale.
“Alla luce di ciò abbiamo presentato un’interrogazione alla Commissione Europea – ha dichiarato Fulvio Martusciello europarlamentare di Forza Italia – per chiedere in che modo intende agire per far fronte alle forti preoccupazioni nel mondo agricolo pugliese e quali misure verranno adottate affinché i prodotti IGP, ma soprattutto i diritti dei produttori pugliesi, vengano salvaguardati”.
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