fulvio martusciello
“Un solido mercato unico europeo è essenziale per la competitività delle imprese, poiché può stimolare la crescita economica e l’innovazione, garantendo l’accesso al mercato ed eliminando la burocrazia inutile” afferma nel suo intervento in plenaria a Strasburgo l’on.le Fulvio Martusciello (FI-GRUPPO PPE). “L’Europa ha però bisogno di una forte strategia industriale per le tecnologie legate al valore, che promuova competitività, sostenibilità e innovazione. Questa strategia deve sviluppare una visione coerente che dia priorità a un quadro normativo con politiche basate su dati scientifici e su una valutazione d’impatto approfondita, fornendo alle imprese la stabilità di cui hanno bisogno. Da questo punto di vista – sottolinea il deputato azzurro – riteniamo molto positive le lettere di missione sulla creazione di una vera e propria economia circolare competitiva. Negli ultimi decenni, le aziende europee hanno infatti investito miliardi di euro in tecnologie all’avanguardia, generando enormi progressi nell’eco-design, nei prodotti, nella sicurezza dei consumatori e nell’industria del riciclo dove detengono posizioni di leadership modali sia in termini di innovazione industriale che di sostenibilità ambientale. Purtroppo, l’eccesso di regolamentazione negli ultimi anni ha generato un’enorme incertezza, spingendo interi settori industriali a posticipare i propri investimenti, compromettendo gli obiettivi di crescita complessivi, con spreco di tempo e risorse. In questo mandato sarà dunque necessario evitare a tutti i costi di produrre ulteriori proposte legislative motivate da logiche falsamente ambientaliste e non basate su diritti ed evidenze scientifiche, rischiando di penalizzare le imprese europee”. “Sarà imperativo – conclude l’eurodeputato – garantire la conformità con le norme europee da parte dei paesi terzi, assicurando standard che riducano la dipendenza da fornitori esteri e rafforzino la competitività delle industrie e delle economie europee per affrontare le sfide della concorrenza globale di Cina e Stati Uniti”.
