“Quando la Consulta dirà no alla Legge della Campania ci sarà il fuggi-fuggi generale”

La questione terzo mandato tiene banco nel centrosinistra ma viene guardata con grande attenzione nel centrodestra. Non solo in Veneto per il nodo che riguarda Luca Zaia, ma anche in Campania perché le sottili relazioni centrosinistra incideranno anche sull’attuale opposizione.

Fulvio Martusciello, coordinatore campano di Forza Italia, si aspetta una decisione veloce della Consulta? “Lo slittamento del voto al 23 gennaio per i quattro nuovi giudici costituzione plausibilmente farà ritardare la sentenza. Io sono convinto che De Luca fino a quel momento porterà avanti la sua candidatura e lavorerà alle sue liste. Poi quando la Corte decreterà l’ineleggibilità di De Luca per un terzo mandatosi aprirà una partita diversa”.

A voi converrebbe la sua presenza in campo? “Ma al momento lo scenario è difficile da immaginare. Sono convinto che la Corte Costituzionale boccerà la legge sul terzo mandato e a quel punto ci sarà un fuggi fuggi generale dalla barca di De Luca. Noi, però, non dobbiamo stressarci su quello che accade nel campo avverso. Questi aspetti riguardano il dibattito interno alla centrosinistra, noi non dobbiamo pensare troppo alle loro contraddizioni politiche ma alla forza della nostra proposta”.

Il centrodestra ha tre candidature: la sua, il viceministro degli Esteri Edmondo Cirelli in quota Fdl e il deputato della Lega Gianpiero Zinzi. “La mia prima dichiarazione quando Berlusconi mi nominò coordinatore regionale fu: “il prossimo candidato alle Regionali sarà deciso in anticipo e in accordo con la coalizione”. Al momento c’è un buon clima per portare a casa questo risultato. Abbiamo una disponibilità di candidati variegata e vogliamo proporre un nuovo modello di selezione della classe dirigente all’interno della Regione Campania, portando la nostra capacità di dialogo nell’Esecutivo regionale”.

Quando si deciderà il candidato? “Noi come vertici regionali abbiamo già fatto tanto. Abbiamo consegnato la nostra disponibilità e assicurato lealtà nella competizione qualunque sia la scelta finale. Ora sta al tavolo nazionale. Le parole di Meloni sul Veneto aprono un dibattito interno a Roma. Nell’autunno 2025 ci saranno cinque regioni al voto e starà ai leader nazionali comporre il puzzle. Noi, intanto, lavoriamo per formare liste competitive”.

Lei è già a lavoro per le liste di Forza Italia? “Certo che sì. Vogliamo aprire le nostre liste al mondo del lavoro, delle università, dei professionisti. A chi è stato escluso negli ultimi dieci anni dal dibattito politico regionale. Se avessi voluto aprire il mercato degli uscenti avrei oggi un gruppo di cinque-sei consiglieri, ma vogliamo rinnovamento emani libere. E dovremo stare attenti, nella composizione delle liste, essere rigorosi e in qualche caso avere anche il coraggio di dire no”.

FONTE:  IL MATTINO

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