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«La maggioranza di De Luca non dev’essere demonizzata». Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia e capo delegazione del partito azzurro al Parlamento europeo, commenta lo scenario politico che si delinea dopo la bocciatura del terzo mandato da parte della Corte Costituzionale.

Lei ha parlato di «porte aperte», non è un’operazione politica rischiosa?
«Sarebbe un errore demonizzare tutta la maggioranza deluchiana. Non è nel mio stile e, soprattutto, molti di quei consiglieri provengono da una cultura politica moderata. Li conosco bene, hanno lavorato con serietà e competenza. Posso affermarlo con cognizione di causa, avendo maturato una lunga esperienza da consigliere regionale fin dal 1995 quando sono stato eletto la prima volta. Non sono figure ideologizzate né di stretta osservanza deluchiana».

Ha già ricevuto adesioni?
«Non ancora, ma stiamo lavorando da tempo per aprire il partito alla società civile. E i risultati iniziano a vedersi: c’è entusiasmo e gran voglia di cambiamento. Questo ci dice che siamo sulla strada giusta. Il centrodestra deve smettere di parlare di De Luca: è una stagione finita. Non si vince alle elezioni continuando a guardare al passato. Bisogna tornare a fare politica vera, affrontando gli avversari sui temi e sulle questioni politiche non personali».

Per apertura alla società civile intende che ci saranno liste civiche nella coalizione?
«La mia posizione è chiara: ho invitato i colleghi coordinatori regionali dei partiti del centrodestra a costruire una coalizione con un’identità politica ben definita, limitando la proliferazione di liste civiche. La società civile è la benvenuta, ma deve riconoscersi nel nostro progetto politico e partecipare sotto le insegne dei partiti. Solo così possiamo dare un messaggio chiaro agli elettori e rafforzare la contrapposizione tra centrodestra e centrosinistra. Gli elettori devono scegliere con serenità».

Quando si conoscerà il nome del candidato del centrodestra per palazzo Santa Lucia?
«Non prima che venga stabilita la data ufficiale delle elezioni. La finestra va dal 20 ottobre 2025 al 20 gennaio 2026. Non abbiamo fretta, e questo ci permette di individuare con calma il candidato migliore: una figura legata al governo e con una solida presenza sul territorio. La Campania ha bisogno di certezze e di persone leali, che credano nei nostri valori».

La figura che immagina è quella del viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli?
«Cirielli è un ottimo profilo. L’ho sempre sostenuto. È il più alto in grado in Campania e, senza dubbio, potrebbe fare molto bene per la nostra regione. Ma la scelta finale spetta ai leader nazionali, che sapranno trovare la sintesi migliore».

Qual è la priorità del vostro programma elettorale?
«La sanità, senza dubbio. Dobbiamo ridare dignità ai cittadini campani, che meritano un sistema sanitario efficiente, senza vergognarsi dei ritardi nei soccorsi o nelle prenotazioni per gli esami diagnostici. E poi i fondi europei: devono tornare a essere spesi bene. Quando ero assessore regionale alle attività produttive ho lavorato molto su questo fronte, e ancora oggi ricevo telefonate da sindaci che lamentano l’inefficienza della Regione nella gestione della spesa europea. Se perdiamo il treno dell’Europa, perdiamo quello dello sviluppo».

Secondo le prime indiscrezioni, il centrosinistra potrebbe candidare l’ex presidente della Camera, Roberto Fico…
«Se così fosse, passeremmo da uno che si credeva “Fico” a uno che si chiama Fico».

Qual è, a suo avviso, la principale pecca della gestione De Luca?
«Oltre ai disastri nella sanità, in questi dieci anni è mancata completamente la politica. I cittadini campani non conoscono nemmeno il nome degli assessori regionali. È paradossale. De Luca ha centralizzato tutto nelle sue mani, come un despota. La classe dirigente regionale, di fatto, non esiste. Persino durante il governo Bassolino gli assessori erano conosciuti e rappresentavano un punto di riferimento perché facevano politica. Con De Luca, no».

Che ruolo gioca Forza Italia in questa fase?
«Un ruolo fondamentale. Da quando sono coordinatore regionale, Forza Italia in Campania ha ottenuto risultati eccellenti in tutte le competizioni elettorali, sia in termini di voti sia di militanza. Abbiamo coinvolto giovani, donne, nuove energie. E questo è il presente, ma soprattutto il futuro del nostro partito». (ILMATTINO.IT)

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