Il coordinatore nazionale di Forza Italia e vicepresidente del Partito popolare europeo Antonio Tajani e Fulvio Martusciello (Fi) invitano a un’azione per “evitare una stretta creditizia” in un “settore vitale della nostra economia” come quello dei mutui sulle seconde case. “Le case rappresentano una valida forma di garanzia per molti imprenditori e commercianti. Il Ppe è sempre stato dalla parte delle Pmi e del lavoro. Per questo, crediamo che la nostra famiglia politica debba battersi contro questa proposta”, affermano in una lettera inviata al coordinatore del Ppe in commissione Econ al Parlamento europeo, Markus Ferber, e al vicepresidente e relatore ombra Othmar Karas, sottolineando che sul tema la proposta della Commissione europea sui requisiti prudenziali delle banche “peggiora l’attuale quadro legislativo”.
La proposta della Commissione Ue modifica il regolamento europeo sui requisiti prudenziali delle banche (il 575/2013) per recepire gli aggiornamenti delle regole di Basilea, ed è da poco approdata al Pe. “L’articolo 124, comma 2, che prevede restrizioni severe per il trattamento dei mutui per le seconde case, mentre invece oggi non esiste una differenza fra la prima e la seconda casa – sottolineano Tajani e Martusciello -.
Se non modificata, questa proposta avrà effetti negativi sull’edilizia e sul mercato immobiliare, disincentivando gli investimenti immobiliari, che rappresentano un investimento sicuro per molti risparmiatori europei, soprattutto in un periodo di inflazione elevata. L’edilizia residenziale ha, inoltre, un effetto moltiplicatore su molti altri settori e rappresenta una misura anticiclica fondamentale per contrastare l’attuale rallentamento economico: un investimento di 1 milione di euro in costruzioni genera un aumento della produzione in altri settori di circa 2 milioni di euro, creando anche centinaia di nuovi posti di lavoro”. (ANSA).